Torre di Terzolan

Alla scoperta dell’anima di Torre di Terzolan

Nascosta tra le dolci colline della Valpolicella, appena fuori dalla città di Verona, Torre di Terzolan offre un’esperienza di rara eleganza e autentica anima italiana. Più che una villa, è un luogo in cui storia, natura e bellezza si intrecciano silenziosamente — un rifugio appartato per chi cerca pace, profondità e un lusso discreto.

Le origini di Torre di Terzolan risalgono al XIV secolo, periodo in cui veniva utilizzata come residenza di caccia dalla nobile famiglia degli Scaligeri, signori di Verona. Nel corso dei secoli entrò a far parte delle vaste proprietà del Cardinale Ridolfi e si trasformò in una tenuta agricola autosufficiente. Vino, olio d’oliva e persino acqua di sorgente venivano — e vengono ancora oggi — ricavati dalla sua terra, che è gestita con profondo rispetto per la natura e la tradizione. Circondata da vigneti biologici, uliveti, alberi secolari e boschi accuratamente preservati, la tenuta racconta con discrezione una storia di continuità e cura.

La villa stessa è stata restaurata con sensibilità e carattere. Affreschi originali decorano le pareti dei saloni al piano terra, che si aprono su una veranda panoramica con viste mozzafiato sulla valle. Gli interni sono raffinati ma accoglienti, con luci soffuse, materiali classici e una disposizione che invita tanto alla convivialità quanto alla contemplazione. Al piano superiore, quattro suite matrimoniali offrono comfort e privacy, mentre l’atmosfera che pervade la casa riflette l’autenticità di un luogo che non ha mai avuto bisogno di dimostrare nulla — soltanto di essere scoperto.

All’esterno, la tenuta si apre in un parco privato dove silenzio e spazio sono i veri lussi. Una piscina panoramica, circondata da ulivi e fiori, offre sollievo durante le giornate calde, mentre una vasca idromassaggio e un putting green regalano ulteriori occasioni per godere del ritmo dolce della vita qui. Passeggiando nei giardini, ci si imbatte in un antico cipresso che si ritiene sia stato piantato ai tempi dei viaggi di Colombo — un monumento vivente al trascorrere del tempo.

L’antica cantina sotto la villa è uno dei suoi angoli più suggestivi. Risalente al XV o XVI secolo, testimonia la lunga tradizione vitivinicola della tenuta e ancora oggi accoglie degustazioni e piccoli incontri. È qui che gli ospiti possono assaporare i vini e l’olio d’oliva della proprietà, guidati da chi porta avanti le tradizioni che hanno definito Terzolan per generazioni.

Soggiornare a Torre di Terzolan significa entrare in uno stile di vita. Esperienze personalizzate possono essere organizzate per soddisfare ogni gusto: cene private con chef e ingredienti di stagione, corsi di cucina che esplorano la ricchezza della gastronomia regionale, giri in e-bike tra le dolci colline, massaggi rilassanti in villa e persino escursioni in barca sul vicino Lago di Garda. Tutto è curato con discrezione e attenzione, permettendo agli ospiti di modellare il proprio soggiorno in totale libertà.

Nonostante la sua posizione appartata, la tenuta è sorprendentemente ben collegata. Verona, con il suo anfiteatro romano e la sua vivace vita culturale, dista appena 15 km. Il Lago di Garda, con i suoi borghi pittoreschi e le acque azzurre, è facilmente raggiungibile. Città come Venezia, Mantova e Vicenza possono essere esplorate con gite in giornata, rendendo Terzolan una base ideale per scoprire le ricchezze del nord Italia.

Sono spesso i momenti di quiete a rimanere con voi: la colazione sotto una pergola mentre il sole sorge sulle colline, un libro letto lentamente all’ombra di un albero secolare, il profumo della lavanda nell’aria tiepida della sera. A Torre di Terzolan il tempo rallenta, non per fermarsi, ma per invitarvi a cogliere — davvero cogliere — la bellezza che vi circonda.

Che cerchiate ispirazione, riposo o semplicemente un luogo in cui eleganza e natura si incontrano in armonia, questa villa offre qualcosa di profondamente speciale. Non pensata per impressionare, ma per accogliere, Torre di Terzolan è un santuario di grazia — in attesa di essere vissuto.